
Estate 1943, nell’Italia passata da Mussolini a Badoglio accadono cose strane. Ettore Muti, eroe di guerra pluridecorato, ex segretario del Partito Fascista, dà fastidio anche perché non vuol collaborare col governo nato dal golpe del 25 luglio che aveva rovesciato il Duce.

Badoglio teme anzi che intorno alla figura di Muti possano riorganizzarsi i fascisti. E così, la notte tra il 23 e il 24 agosto per Muti scatta la condanna. Un’operazione sporca di cui, col tempo si è saputo ogni particolare
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